XVI Triennale internazionale d'arte sacra

...Proseguendo idealmente la vasta ricognizione avviata nell'ambito della XV Triennale su una delle pratiche più antiche e seguite di devozione cristiana, anche in questa mostra vengono accolti due artisti che si sono ultimamente applicati al tema della Via Crucis, approdando a risultati assai diversi, in quanto a linguaggi, tecnica e materiali impiegati.
Paolo Marazzi, che è con ogni probabilità l'ultimo autorevole interprete della tarsia marmorea (tecnica che fu gloriosa e nobilissima), propone due grandi tondi in commesso di pietre colorate, altrettante stazioni di una singolarissima Via Crucis, già interamente delineata nella sua ideazione grafica e nella trasposizione tridimensionale, mentre resta in via di ultimazione nella sua trasposizione in tarsie litiche. Grazie anche all'impiego e alla sapiente associazione di marmi antichi e preziosi (tali per l'incomparabile ricchezza delle venature e della cromia, oltreché per il pregio venale dei marmi provenienti, spesso, da cave esaurite già nell'antichità classica e oggi reperibili solo nel mercato antiquario), le ideazioni di Marazzi assumono una sorta di cosmica astrattività, pur nel rispetto di una seppure essenzial izzata e rarefatta figuralità.

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