di Mario Di Falco
Con questo monumento dedicato alla fratellanza, inaugurato oggi, 25 aprile 1978 (ricorrenza molto significativa), la Città di Marino intende contribuire allo sforzo di pacificazione che più che mai si impone come necessità storica in questo momento dell'intera vita nazionale.
Un elogio all'autore, scultore Paolo Marazzi, primo premio alla Biennale della Pietra « Città di Marino » 1977, non può e non deve mancare. Al di là dei valori estetici dell'opera, molto ben evidenziati da il lustri critici e commentatori, a noi preme sottolineare l'impegno di un giovane che solitariamente affronta un blocco di pietra da venti tonnellate per esprimere al mondo intero l'ansia universale dell'amore e della fratellanza. Giovani così riscattano le nuove leve da ogni gratuita condanna, smascherando la violenza per quello che veramente è: una follia che non ha età; un frutto delle barbarie e della rapacità che solo gli insensati possono connotare come simbolo generazionale della gioventù.
Da parte nostra speriamo che le prossime Biennali - nate dalla concorde volontà dell'Amministrazione Comunale e dell'Associazione Pro Loco di questa Città, allo scopo di esaltare la « pietra albana » di cui è riccamente dotato il nostro territorio e, con essa, una tradizione artistico-artigianale più che millenaria riescano, oltre che ad abbellire le piazze e i parchi cittadini, ad esprimere valori artistici e universali sempre degni di questa loro prima, riuscitissima, realizzazione.