di Carmine Benincasa
Ho veduto le sue sculture e immediatamente mi ha colpito la riduzione dello spazio.
C'è nella sua opera una minimalizzazione delle strutture primarie della linea, del punto e del volume.
La riduzione, costante in lei, della forma in prospettiva ciclica, ovoidale o elicoidale è il sintomo di una interpretazione mistico rituale dei suoi elementi culturali e di una simbologia junghiana: spero che la critica accetti questi elementi.